Spesso un nome è il risultato giocoso di un guizzo bizzarro fra realtà e fantasia, più spesso è il semplice declinare di un mestiere, un'arte. Raramente in un nome si nasconde un destino e quando ciò accade è stupore, meraviglia. Il nome Franciacorta ha origini amabilmente dibattute fra aneddoti e racconti, cronache antiche e narrazioni popolari. Nel 1979, Maurizio Zanella pianta i primi cinque filari di vigneto a 10.000 piante per ettaro e diventa in Franciacorta l'iniziatore di una viticoltura allora considerata irrispettosa e rivoluzionaria, ad elevate fittezze, con distanze minime tra una pianta e l'altra e con estreme selezioni. Questo è solo l'inizio di un percorso che poi la Franciacorta ha scelto ambiziosamente di seguire: differenziarsi attraverso il disciplinare più severo in termini di selezione e regole qualitative. Si aggiunga poi l'ardire e la volontà di Ca' del Bosco di produrre fin dalla sua nascita, nei circa 184,5 ettari di vigneti, non solo Franciacorta, ma anche vini bianchi e rossi.