La tenuta, appartenuta ai Principi Campitello e Pignatello e
in seguito ai Baroni Giunti, con il casolare risalente al 1600, è stata
acquistata dai Ceraudo nel 1973. Nello stesso anno, è cominciata la
trasformazione del terreno e sono nati, accanto agli ulivi secolari, i primi
vigneti. Oggi, l'azienda agricola Ceraudo si estende su 60 ettari, di cui 38
coperti da uliveti, 2 da agrumeti e 20 da vigneti, che vengono coltivati senza
l'ausilio di prodotti chimici. La produzione si aggira intorno alle 70.000
bottiglie di vino rosso, bianco e rosato, con denominazione I.G.T. (indicazione
geografica tipica) Val di Neto. L'uva raccolta viene trasformata in cantina e
la fermentazione dei mosti avviene a temperatura controllata.